Adagiata sulle rive del Po, Cremona ebbe sin dall'epoca romana un'importanza rilevante nella storia e nella cultura italiana. La sua posizione centrale nella pianura padana e la presenza del grande fiume le ha permesso di essere un nodo focale dei traffici commerciali ed economici. Come sempre accadeva nel passato, le città importanti dal punto di vista economico divenivano presto luogo ideale per lo sviluppo delle arti e della cultura. È così che Cremona, ricca di importanti opere artistiche, divenne una vera e propria
capitale culturale sia in campo artistico che musicale.
Ed è proprio la musica, e in particolare l'arte liutaria, che fa di Cremona una città unica al mondo. Città natale di illustri musicisti e compositori, quali
Claudio Monteverdi ed Amilcare Ponchielli, Cremona offre un'ampia varietà di spettacoli musicali durante tutto l'anno. Tra questi
le stagioni concertistica, lirica e di danza del teatro Ponchielli, il
Festival di Mezza Estate – teatro, danza e musica –, il Festival Monteverdi, il
Festival Le Corde dell'Anima – letteratura e musica –, Liuteria in Festival, le particolari animazioni musicali della rassegna
Giovedì d'Estate e del Natale a Cremona.
Ma Cremona è innanzitutto una città in chiave di violino: il legame con la liuteria è antico ed inscindibile. Interesse, passione e curiosità possono, dunque, offrire lo spunto per una visita inconsueta seguendo l'eco delle note.
In un viaggio tra lo storico ed il sentimentale è, infatti, possibile conoscere Cremona attraverso la qualità delle emozioni, che qui hanno un carattere sottile e discreto, ma pervasivo e intimamente coinvolgente. Il ritmo della città si svolge, infatti, nella continuità, nella ricchezza dell'arte sempre un po' segreta: è facile ritrovarlo nel ripetersi del lavoro liutario che pur nella tradizione classica riesce a produrre una ricerca di perfezione sempre rinnovata, nelle note che escono dalle tante botteghe (circa 140) e spesso dalle case, quasi che i muri entrino sommessamente in musicali vibrazioni.
Il Palazzo Comunale è, insieme al Torrazzo, il luogo simbolo della città. Sede delle funzioni civiche dall'inizio del XII secolo, oggi custodisce una prestigiosa collezione di storici strumenti ad arco, attraverso i quali è possibile riscoprire una tradizione unica al mondo di sensibilità ed abilità artistiche.
Il "Carlo IX di Francia", testimonia la modernità del lavoro di Andrea Amati, capace di definire, a metà del Cinquecento, geometrie e tecniche giunte quasi inalterate fino a noi. Grazie al suo impegno di ricerca è oggi possibile affermare che
il violino è nato a Cremona cinque secoli fa.
Antonio Stradivari assume i modelli della famiglia Amati e li evolve per adeguare alle mutate esigenze tecniche e funzionali il suono di strumenti che, uscendo dai saloni patrizi ed entrando nei teatri, sono sempre più chiamati a ruolo solistico.
Una potente presenza sonora caratterizza, infine, gli strumenti della famiglia Guarneri. I suoi violini raccontano l'eccellenza ineguagliata dei Maestri Liutai cremonesi nella prima metà del Settecento.
Al Museo Stradivariano è, invece, possibile entrare, realmente e direttamente, nella bottega di Antonio Stradivari per carpirne i segreti. Nelle sale di
Palazzo Affaitati, in via Ugolani Dati, è, infatti, esposta gran parte dei modelli, delle forme e degli utensili utilizzati dal Maestro.
Il passato musicale e liutario di Cremona ha lasciato in città importanti testimonianze, da ricercare tra le
viuzze ricche di storia ed i palazzi medievali, in mattoni rossi, che al tramonto si colorano, come i violini, di un acceso colore arancio dorato. Ad iniziare da quelle legate alla vita del grande Antonio Stradivari: la
casa nuziale di corso Garibaldi, che fu sua abitazione e bottega dal 1667, o la copia della sua
pietra tombale, oggi nei giardini pubblici di piazza Roma, sorti nel 1870 dove si erigevano la chiesa ed il convento di San Domenico che ne accolse le spoglie. A breve distanza dai giardini, in
piazza Stradivari, una statua moderna commemora la figura del grande maestro. Ed, ancora, la
Scuola Internazionale di Liuteria, in Palazzo Raimondi, porta il suo nome, unendo al valore celebrativo un viatico augurale affinché gli allievi, che da ogni parte del mondo arrivano a Cremona per seguire i corsi, possano un giorno eguagliarne l'abilità.
Passato e presente, tradizione e ricerca, abilità artigiana e sensibilità d'artista finiscono, dunque, per intrecciarsi in armonica intermittenza, rafforzandosi scambievolmente ed arricchendosi di nuovi colori, come avviene al suono nella cassa armonica di un violino. Proprio per questa ragione, a Cremona, 500 anni dopo Andrea Amati e tre secoli dopo l'età d'oro di Stradivari, Guarneri e Bergonzi, l'arte della Liuteria è, oggi, più viva che mai.
Cremona città della musica e del violino ti aspetta... ATAV ha scelto Palazzo Trecchi per ospitarti.